Se ti alzi di notte
e non sono nel letto.
Se mi cerchi
e chiedi se vivo
è perché sai
del vuoto sotto.
E che ci sono.
Non è del tuo amore che ti ringrazio
ma di avermi ascoltato quando gridavo
dietro ai miei muri—sordi—di sangue.
Tra strane lenzuola le nostre mani
si intrecciano e stanno.
Baciami adesso prima dell’alba
sullo sbattere d’ali di una falena
prima che il lupo gobbo e spaurito
dei miei nervi ancora si sazi.

